IANUS Diritto e Finanza (Dec 2017)
Politiche migratorie e democrazia diretta: le nuove sfide dell'Unione Europea
Abstract
Il saggio vuole dar conto delle consultazioni referendarie svoltesi in Europa negli ultimi mesi. Se è vero, da un lato, che il ricorso alla democrazia diretta è aumentato in modo esponenziale a partire dagli anni Settanta sino ai giorni nostri, dall’altro lato, deve ammettersi che questa spinta verso gli strumenti di democrazia diretta tende oggi ad avere oggetto tematiche sempre più complesse e decisive, quali le politiche migratorie. L’Unione europea si trova dinanzi a nuove sfide. Per un verso, nuove comunità nazionali, sempre più composte da non-cittadini; per altro verso, spinte disgregatrici e retoriche populiste antieuropee, che puntano a costruire barriere – tanto ideologiche quanto fisiche – tra gli Stati dell’Unione. / 𝑇ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑠 𝑎𝑖𝑚𝑒𝑑 𝑎𝑡 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑦𝑖𝑛𝑔 ℎ𝑜𝑤 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑐𝑡 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑐𝑦 𝑚𝑒𝑎𝑠𝑢𝑟𝑒𝑠, 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑙𝑙𝑦 𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑢𝑚𝑠, 𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑟𝑒𝑎𝑠𝑖𝑛𝑔𝑙𝑦 𝑏𝑒𝑖𝑛𝑔 𝑢𝑠𝑒𝑑 – 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒 𝑆𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑒𝑠 – 𝑡𝑜 𝑎𝑑𝑑𝑟𝑒𝑠𝑠 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐 𝑎𝑛𝑑 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑥 𝑖𝑠𝑠𝑢𝑒𝑠, 𝑠𝑢𝑐ℎ 𝑎𝑠 𝑖𝑚𝑚𝑖𝑔𝑟𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛. 𝑇ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡 𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑢𝑚𝑠 𝑟𝑒𝑓𝑙𝑒𝑐𝑡 𝑤𝑖𝑑𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑖𝑒𝑛𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑎𝑛𝑔𝑒𝑟 𝑎𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠. 𝑆𝑢𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡 𝑓𝑜𝑟 𝑜𝑙𝑑 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑒𝑠 ℎ𝑎𝑠 𝑤𝑖𝑡ℎ𝑒𝑟𝑒𝑑, 𝑤ℎ𝑖𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑝𝑢𝑙𝑖𝑠𝑡, 𝑎𝑛𝑡𝑖-𝐸𝑈 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑒𝑠 𝑎𝑟𝑒 𝑔𝑎𝑖𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑔𝑟𝑜𝑢𝑛𝑑. 𝐶𝑜𝑛𝑠𝑒𝑞𝑢𝑒𝑛𝑡𝑙𝑦, 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑏𝑎𝑡𝑒 𝑎𝑏𝑜𝑢𝑡 𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑢𝑚 𝑠ℎ𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑟𝑒𝑣𝑜𝑙𝑣𝑒 𝑎𝑟𝑜𝑢𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑡𝑜 𝑤ℎ𝑎𝑡 𝑒𝑥𝑡𝑒𝑛𝑡 𝑜𝑢𝑟 𝑑𝑒𝑚𝑜𝑐𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐 𝑠𝑦𝑠𝑡𝑒𝑚𝑠 𝑜𝑓 𝑟𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑠ℎ𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑏𝑒 𝑎𝑛𝑑 𝑐𝑎𝑛 𝑏𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑐𝑡 𝑚𝑒𝑎𝑛𝑠 𝑜𝑓 𝑐𝑖𝑡𝑖𝑧𝑒𝑛 𝑖𝑛𝑓𝑙𝑢𝑒𝑛𝑐𝑒. 𝐼𝑡 𝑖𝑠 𝑜𝑏𝑣𝑖𝑜𝑢𝑠𝑙𝑦 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑥𝑡 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑎𝑟𝑔𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑠 𝑓𝑜𝑟 𝑜𝑟 𝑎𝑔𝑎𝑖𝑛𝑠𝑡 𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑎 ℎ𝑎𝑣𝑒 𝑡𝑜 𝑏𝑒 𝑚𝑎𝑑𝑒 𝑎𝑛𝑑 𝑒𝑣𝑎𝑙𝑢𝑎𝑡𝑒𝑑. 𝑆𝑢𝑐ℎ 𝑎 𝑑𝑒𝑏𝑎𝑡𝑒 𝑏𝑒𝑐𝑜𝑚𝑒𝑠 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑢𝑙𝑎𝑟𝑙𝑦 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑥 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝐸𝑈 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑡𝑟𝑒𝑛𝑑𝑠 𝑑𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛 𝑏𝑦 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑖𝑚𝑚𝑖𝑔𝑟𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑝𝑢𝑙𝑖𝑠𝑡 𝑚𝑜𝑣𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑠.