Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy (Aug 2010)

Bat species richness and activity over an elevation gradient in mediterranean shrublands of Crete

  • Panagiotis Georgiakakis,
  • Paraskevas Vasilakopoulos,
  • Moysis Mylonas,
  • Danilo Russo

DOI
https://doi.org/10.4404/hystrix-21.1-4485
Journal volume & issue
Vol. 21, no. 1

Abstract

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<strong>Abstract</strong><br /> The effect of elevation on bat species richness and activity was investigated in shrublands of central Crete (Greece) using broad-band acoustic surveys. Recordings of echolocation calls were made in 15 transects equally distributed in three distinct elevation zones (500, 1000 and 1500 m a.s.l.) during spring and autumn 2007-2008. Time-expanded calls were subsequently identified with the use of quadratic discriminant functions.<br /> Out of 13 species recorded, <em>Hypsugo savii</em>, <em>Pipistrellus kuhlii</em> and <em>Tadarida teniotis</em> were the most common and abundant. Many <em>Rhinolophus hipposideros</em> were also recorded in all elevation zones. Thirteen species were recorded in the lower elevation zone, 7 species in the mid one and 8 species in the 1500 m a.s.l. sites. Species richness, the number of bat passes of the most abundant species, as well as the total number of bat passes were not significantly affected by elevation. In spring both species richness and bat activity were higher than in autumn, although the corresponding difference in temperature was not significant.<br /> The high variability in both bat activity and the number of species found per transect in each elevation zone probably depended on the presence of other habitat types in the close vicinity, while roost availability and location might also have played an important role.<br /> We suggest that the ability of bats to perform regular movements along the elevational gradient has to be taken in account when assessing elevational patterns in bat diversity and activity. The geology of the study area is also of considerable importance through its effect on foraging and roosting opportunities for bats.<br /> <br /> <strong>Riassunto</strong><br /> <strong>Ricchezza specifica e attivit&agrave; dei chirotteri lungo un gradiente altitudinale nella macchia mediterranea di Creta</strong><br /> L&rsquo;effetto della quota su ricchezza in specie e attivit&agrave; dei chirotteri &egrave; stato investigato in siti di macchia mediterranea mediante rilevatori ultrasonori nella regione centrale dell&rsquo;isola di Creta (Grecia). In primavera ed autunno 2007 e 2008, abbiamo registrato i segnali di ecolocalizzazione lungo 15 transetti egualmente distribuiti in tre fasce altitudinali (500, 1000 e 1500 m s.l.m.). I segnali registrati in &ldquo;time expansion&rdquo; sono stati successivamente identificati mediante funzioni discriminanti quadratiche.<br /> Delle 13 specie registrate, <em>Hypsugo savii</em>, <em>Pipistrellus kuhlii</em> e <em>Tadarida teniotis</em> sono risultate le pi&ugrave; comuni e abbondanti. Nella fascia altitudinale pi&ugrave; bassa abbiamo registrato 13 specie, 7 in quella intermedia e 8 nei siti a 1500 m s.l.m. La ricchezza specifica, il numero di passaggi delle specie pi&ugrave; frequenti, cos&igrave; come il numero totale di passaggi non sono risultati significativamente influenzati dalla quota. In primavera, sia la ricchezza specifica sia l&rsquo;attivit&agrave; sono risultate maggiori che in autunno, sebbene le corrispondenti differenze di temperatura non fossero significative.<br /> L&rsquo;elevata variabilit&agrave; nell&rsquo;attivit&agrave; dei chirotteri e nel numero di specie tra siti entro ciascuna fascia altitudinale si spiega probabilmente con la presenza di altri tipi di habitat nelle immediate circostanze dei siti investigati; anche la presenza e la localizzazione di rifugi pu&ograve; avere una influenza su tale variazione. Suggeriamo che la capacit&agrave; dei chirotteri di spostarsi regolarmente lungo il gradiente altitudinale debba essere considerata negli studi che analizzano l&rsquo;influenza della quota sulla diversit&agrave; e abbondanza della chirotterofauna. Anche la natura geologica dell&rsquo;area di studio, influendo sulla disponibilit&agrave; di siti di alimentazione e rifugio, pu&ograve; svolgere un ruolo determinante.<br /> <br /> <tt>doi:10.4404/hystrix-21.1-4485</tt>

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