Italies (Nov 2002)

Il racconto del mito e la fondazione della comunità : Le Grazie di Ugo Foscolo

  • Matteo Palumbo

DOI
https://doi.org/10.4000/italies.1643
Journal volume & issue
Vol. 6
pp. 527 – 542

Abstract

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Le Grazie di Ugo Foscolo sono un esempio assai rilevante di un modo di intendere e di adoperare poeticamente la mitologia. Elaborate nel corso degli anni, tra il 1802 e il 1822, senza mai raggiungere una sistemazione finale, testimoniano la fedeltà del poeta a una lirica d’impianto sublime. Più che mostrare una distanza dalla storia, esse costituiscono un antidoto alla sua crudeltà. Il poema, infatti, elabora le figure del mito contro l’angoscia della violenza, in difesa delle idee costitutive della civiltà umana. Il racconto del mito costituisce esattamente la rappresentazione dei valori necessari e fondamentali, senza i quali non è possibile vita associata. Gli « affetti dilicati », come quelli che derivano dall’amore, dalla carità filiale e fraterna, dalla commiserazione, dall’ospitalità e da tutte le passioni comuni a tutte le umani condizioni, sono il centro di questo universo eterno di principi. La mitologia dà evidenza a questi sentimenti. Incarnando le idee nella realtà di personaggi ed eventi, essa si offre come il linguaggio stesso della poesia. Trasforma un mondo astratto in storie visibili e concrete, che di quel mondo ideale sono l’allegoria. I tre inni delle Grazie, nella loro architettura, nello svolgimento delle immagini e nel linguaggio, si offrono come una prova di questo programma estetico. Nel loro insieme, delineano i tratti di un terzo universo, quello dell’arte e della bellezza, in antitesi con il regno della forza e con quello delle leggi. Difendono, con i modi della poesia, le ragioni della civilitas e della comunità contro la minaccia, sempre risorgente, degli istinti selvaggi e primordiali.

Keywords