Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy (Oct 2003)

Micromammiferi dei piani carsici di Colfiorito (Perugia - Macerata)

  • A. Gaggi,
  • A.M. Paci

DOI
https://doi.org/10.4404/hystrix-14.0-4254
Journal volume & issue
Vol. 14, no. 0

Abstract

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È stata condotta la prima indagine qualitativa sulla microteriofauna del Parco Regionale di Colfiorito (PG) e dell?intero sistema dei piani carsici, che si sviluppano tra 750 e 800 m. s.l.m. sullo spartiacque appenninico umbro-marchigiano centro- meridionale. L?area di studio si estende per 5651,27 ha con un?escursione altitudinale da 750 a 1440 m s.l.m., interessando la palude omonima e alcuni territori limitrofi. Si è indagato nelle seguenti categorie ambientali: palude (fascia esterna), prato umido e torbiera, pascolo, bosco di latifoglie e zone antropizzate. Tra giugno 2000 e maggio 2001 sono state effettuate 16 uscite (4 per stagione), utilizzando i seguenti metodi: a) <strong>trappolamento incruento</strong>, con trappole ed esche di vario tipo e successivo rilascio dei selvatici catturati, per 616 notti trappola, 38 catture, 6 specie: <em>Clethrionomys glareolus</em>, <em>Microtus savii</em>, <em>Apodemus flavicollis</em>, <em>A. sylvaticus</em>, <em>Rattus norvegicus</em> e <em>Mus domesticus</em>; b) <strong>raccolta di boli</strong>. La mancata reperibilità di siti di Barbagianni <em>Tyto alba</em> e di Allocco <em>Strix aluco</em> ha portato a recuperare ed analizzare 65 borre di Albanella reale <em>Circus cyaneus</em> e 13 di Albanella minore <em>C. pygargus</em>, con il contenuto di microroditori rispettivamente del 77,3% e del 10%. In entrambe le diete è apparsa interessante la presenza di crani riferibili a <em>Microtus</em> cfr. <em>subterraneus</em>. Il metodo ha fornito, contemporaneamente, nuove informazioni sull?alimentazione di queste albanelle in Italia; c) <strong>ricerca di resti di pasto, nidi e tane, impronte, carcasse</strong>. Ha accertato le specie <em>Erinaceus europaeus</em> e <em>Sciurus vulgaris</em> oltre al genere <em>Talpa</em>; d) <strong>ricerca bibliografica, museografica e fotografica</strong>. Ha accertato <em>Sorex minutus</em>, <em>S. samniticus</em>, <em>Neomys fodiens</em>, <em>Glis glis</em>, <em>Muscardinus avellanarius</em> e <em>Eliomys quercinus</em>; e) <strong>collaborazione degli abitanti del luogo</strong>. Ha accertato <em>Crocidura leucodon</em> e <em>Rattus rattus</em> e permesso di realizzare una piccola collezione di pelli e/o crani con 43 esemplari di 8 specie trovati morti o derattizzati, conservati preventivamente in alcool; f) <strong>raccolta di notizie da aree limitrofe</strong>, per mezzo di carcasse o da boli di Strigiformi. Ha permesso di ampliare, con <em>Suncus etruscus</em> e <em>Crocidura suaveolens</em>, l?elenco atteso per l?area di studio. La ricerca ha attestato 6 specie di Insettivori (con <em>Talpa</em> sp. ancora da definire sistematicamente) e 11 di microroditori, vale a dire oltre il 60% della microteriofauna oggi nota in Italia centrale. Assieme al quadro preliminare sulla composizione qualitativa della comunità a micromammiferi, si sono ottenuti dati riguardanti: 1) tecniche e risultati di trappolamento, 2) risorse trofiche inedite di alcuni predatori, 3) preferenze ecologiche e rapporti interspecifici, 4) indici biometrici, 5) possibile presenza di altre specie su cui indagare in futuro.