Quaderni Veneti (Jun 2015)

Da Alvise Valmarana a Tuogno Figaro da Crespaoro

  • Pozzobon, Alessandra

DOI
https://doi.org/10.14277/1724-188X/QV-4-1-15-3
Journal volume & issue
Vol. 4, no. 1

Abstract

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Nel 1586 esce a Padova, per i tipi del Cantoni, un’antologia di rime pavane composte dai maggiori boari del tempo, dal titolo Smissiaggia de sonagitti, canzon e smaregale in lengua pavana, in dedica ai membri dell’Accademia Olimpica di Vicenza. Collettore e principale autore della miscellanea è un certo Tuogno Figaro da Crespaoro, bizzarra lomenagia dietro alla quale si cela la singolare figura di Alvise Valmarana, figlio dell’aristocrazia colta vicentina, poeta in lingua italiana oltre che in pavano e fervente predicatore gesuita. La Smissiaggia del Valmarana, prezioso documento culturale della massima affermazione del ‘Parnaso pavano’, divenuto a questa altezza cronologica una vera e propria moda letteraria, appannaggio esclusivo e distintivo della cultura accademica travestita nelle vesti rustiche, elevato a un altissimo livello di regolarizzazione e stilizzazione, presenta numerosi spunti originali dal punto di vista tematico, stilistico e linguistico che meritano finalmente la nostra attenzione.

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