Connessioni remote (Dec 2022)

Archiviare l’effimero: la permanenza della danza di Dunhuang attraverso le tecnologie

  • Xiao Huang

DOI
https://doi.org/10.54103/connessioni/18676
Journal volume & issue
Vol. 4, no. 4

Abstract

Read online

L’articolo, solidamente fondato su fonti e documenti inediti nel panorama occidentale, ricostruisce un episodio di raro interesse per la storia delle arti performative cinesi e mondiali, basato su un processo di traduzione tra medium e linguaggi diversi che portò alla realizzazione dello spettacolo di danza teatrale Pioggia di fiori sulla Via della Seta (1979), partendo dallo studio degli affreschi delle grotte di Dunhuang (IV-XIV secolo d.C) - contesto in cui emersero anche i primi pionieristici esperimenti di notazione scritta della danza - per poi tradurlo successivamente in dance film nel 1982, in TV show nel 2008 e in video digitale virale nel 2021: un passaggio dalla bidimensionalità delle posizioni statiche della pittura, alla quadridimensionalità dei corpi in movimento dei danzatori, fino ad arrivare all’applicazione del linguaggio cinematografico per trascrivere le coreografie su schermo, e alle potenzialità di diffusione digitale dei social, e della motion capture. Le raffigurazioni di creature mitologiche, di danzatori e musici, dipinte dal IV al XIV secolo d.C. sulle pareti delle grotte di Mogao quasi si trattasse di un archivio di pose coreutiche, furono utilizzate per ricostruire le coreografie di danze tradizionali antiche. Il concetto di archivio potrebbe essere altresì applicato alla fase della traduzione filmica, che ha consentito la permanenza e la trasmissione di quella coreografia, e del suo odierno corrispettivo digitale e social.

Keywords