IANUS Diritto e Finanza (Dec 2021)
Appunti su linguaggio, complessità e comprensibilità del lavoro 4.0: verso una nuova procedimentalizzazione dei poteri datoriali
Abstract
Il saggio riflette sul come la dimensione linguistica e comunicativa svolga un ruolo profondamente diverso nei luoghi di lavoro morfologicamente trasformati dalla tecnologia. La complessità è tale che il diritto del lavoro è chiamato a compiere lo sforzo di saper leggere nei processi comunicativi che caratterizzano i rapporti di lavoro odierni una pluralità di registri e di «giochi linguistici» che, a seconda dei casi, richiedono interventi di valorizzazione e di promozione dei processi comunicativi medesimi, ove funzionali a sviluppare e abilitare le capacitazioni della persona; oppure interventi “correttivi” finalizzati a correggere le sempre più rilevanti asimmetrie informative, ma anche a stimolare una trasparenza della comunicazione, come condicio sine qua non per il mantenimento nei luoghi di lavoro governati dal management algoritmico di un legame sociale, e soprattutto come veicolo per consentire forme di controllo dell’esercizio dei poteri datoriali disumanizzati, potenzialmente lesivi della dignità della persona e dei suoi diritti come prestatore di lavoro. / 𝑇ℎ𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑎𝑦 𝑟𝑒𝑓𝑙𝑒𝑐𝑡𝑠 𝑜𝑛 ℎ𝑜𝑤 𝑡ℎ𝑒 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐 𝑎𝑛𝑑 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛 𝑝𝑙𝑎𝑦𝑠 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑢𝑛𝑑𝑙𝑦 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡 𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑤𝑜𝑟𝑘𝑝𝑙𝑎𝑐𝑒𝑠 𝑚𝑜𝑟𝑝ℎ𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎𝑙𝑙𝑦 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑡𝑒𝑐ℎ𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑦. 𝑇ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑥𝑖𝑡𝑦 𝑖𝑠 𝑠𝑢𝑐ℎ 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟 𝑙𝑎𝑤 𝑖𝑠 𝑐𝑎𝑙𝑙𝑒𝑑 𝑢𝑝𝑜𝑛 𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑘𝑒 𝑡ℎ𝑒 𝑒𝑓𝑓𝑜𝑟𝑡 𝑡𝑜 𝑏𝑒 𝑎𝑏𝑙𝑒 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑎𝑑 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑐ℎ𝑎𝑟𝑎𝑐𝑡𝑒𝑟𝑖𝑧𝑒 𝑡𝑜𝑑𝑎𝑦'𝑠 𝑒𝑚𝑝𝑙𝑜𝑦𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠ℎ𝑖𝑝𝑠 𝑎 𝑝𝑙𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑜𝑓 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑠 𝑎𝑛𝑑 "𝑙𝑎𝑛𝑔𝑢𝑎𝑔𝑒 𝑔𝑎𝑚𝑒𝑠" 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ, 𝑑𝑒𝑝𝑒𝑛𝑑𝑖𝑛𝑔 𝑜𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑎𝑠𝑒, 𝑟𝑒𝑞𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠 𝑡𝑜 𝑒𝑛ℎ𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑎𝑛𝑑 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑒𝑚𝑠𝑒𝑙𝑣𝑒𝑠, 𝑤ℎ𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑢𝑛𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑣𝑒𝑙𝑜𝑝 𝑎𝑛𝑑 𝑒𝑛𝑎𝑏𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑦; 𝑜𝑟 "𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒" 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖𝑜𝑛𝑠 𝑎𝑖𝑚𝑒𝑑 𝑎𝑡 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑐𝑡𝑖𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑟𝑒𝑎𝑠𝑖𝑛𝑔𝑙𝑦 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑛𝑡 𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑎𝑠𝑦𝑚𝑚𝑒𝑡𝑟𝑖𝑒𝑠, 𝑏𝑢𝑡 𝑎𝑙𝑠𝑜 𝑎𝑡 𝑠𝑡𝑖𝑚𝑢𝑙𝑎𝑡𝑖𝑛𝑔 𝑡𝑟𝑎𝑛𝑠𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑐𝑦 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛, 𝑎𝑠 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑓𝑜𝑟 𝑚𝑎𝑖𝑛𝑡𝑎𝑖𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑏𝑜𝑛𝑑 𝑒𝑣𝑒𝑛 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑤𝑜𝑟𝑘𝑝𝑙𝑎𝑐𝑒𝑠 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑎𝑙𝑔𝑜𝑟𝑖𝑡ℎ𝑚𝑖𝑐 𝑚𝑎𝑛𝑎𝑔𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡, 𝑎𝑛𝑑 𝑎𝑏𝑜𝑣𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑎𝑠 𝑎 𝑣𝑒ℎ𝑖𝑐𝑙𝑒 𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑤 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑠 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑒𝑥𝑒𝑟𝑐𝑖𝑠𝑒 𝑜𝑓 𝑑𝑒ℎ𝑢𝑚𝑎𝑛𝑖𝑧𝑒𝑑 𝑒𝑚𝑝𝑙𝑜𝑦𝑒𝑟 𝑝𝑜𝑤𝑒𝑟𝑠, 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑙𝑙𝑦 𝑑𝑎𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑔 𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑔𝑛𝑖𝑡𝑦 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛 𝑎𝑛𝑑 ℎ𝑖𝑠 𝑟𝑖𝑔ℎ𝑡𝑠 𝑎𝑠 𝑎 𝑤𝑜𝑟𝑘𝑒𝑟.