Festival dell'Architettura Magazine (Dec 2017)

Aree militari dismesse, ma non riconvertite. Una spettacolarizzazione istituzionale con scarsa efficacia

  • Francesco Gastaldi,
  • Federico Camerin

Journal volume & issue
no. 42

Abstract

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In seguito ai mutamenti geopolitici internazionali posteriori alla caduta del muro di Berlino e al radicale riassetto delle forze armate, consistenti quantità di territorio, ubicate sia in ambito urbano, sia periferico, sono state liberate dalle funzioni militari a partire dalla fine degli anni Ottanta. Sebbene i vuoti militari dismessi possano teoricamente fornire l’occasione per definire nuove regole per la crescita urbana e poter operare efficacemente per la riorganizzazione del territorio, in Italia si riscontrano diversi fattori che stanno contribuendo al degrado e all’obsolescenza di queste strutture. Ancora ad oggi al fenomeno delle chiusure non sta seguendo la riconversione ad usi civili e non esiste una riflessione adeguata sulle difficoltà che le amministrazioni locali si sono trovate ad affrontare nella costruzione di processi virtuosi di riutilizzo e re-introduzione nel ciclo economico dei patrimoni ex militari. Si tratta di una tipologia di “vuoto urbano” relativamente poco studiata, da ripensare in un’ottica di rigenerazione e potenziale fattore di sviluppo e competitività.

Keywords