IANUS Diritto e Finanza (Dec 2011)
Lo sviluppo competitivo delle imprese meridionali: inadeguatezza delle misure ed inidoneità degli strumenti di finanza pubblica per l'avvio di processi indirizzati alla crescita economica
Abstract
La centralità del ruolo della finanza pubblica e degli strumenti da essa predisposti tesi a risolvere i ritardi di sviluppo e crescita dell’economia italiana nel suo complesso ed, in particolar modo, di quella meridionale, aggravati dalla congiuntura in atto che somma in un'algebra che pare impossibile l'urgenza di un significativo stimolo interno con la cogenza di un pressante vincolo esterno, hanno condotto alle riflessioni che seguono e che sottopongono ad esame critico talune previsioni di carattere fiscale latu sensu agevolative introdotte nella manovra correttiva 2011-2012, nel Decreto Sviluppo e nella recente manovra bis, nonché ulteriori, ad esse strettamente correlate, sugli obiettivi, per lo più programmatici, indicati nel Piano per il Sud e nel Piano nazionale per le riforme. Il sentiero tracciato, ad una prima lettura, ha parso esprimere la consapevolezza che il ricorso a politiche fiscali differenziate insieme alla corretta utilizzazione delle risorse aggiuntive rappresenti uno dei congegni elitari per tentare di risolvere, almeno in parte, alcune difficoltà del nostro sistema economico-finanziario. Tuttavia, un’analisi più approfondita ha evidenziato, ancor prima della loro concreta operatività, evidenti carenze: sul piano giuridico, per una serie di ostacoli che ne comprometteranno l’applicazione; sul piano economico, per mancanza di convenienze nel ricorrere ad essi; sul piano temporale, per le scadenze già previste. Peraltro, anche quando (e se mai lo saranno), i predetti strumenti diverranno operativi difficilmente riusciranno ad alleviare, in modo significativo, gli atavici ritardi che involgono (soprattutto) il nostro Mezzogiorno anche in ragione della contemporanea richiesta, determinata della crisi internazionale, dell’accelerazione della manovra finanziaria verso il raggiungimento del pareggio di bilancio. / 𝑇ℎ𝑒 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑜𝑓 𝑝𝑢𝑏𝑙𝑖𝑐 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑒 𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑡𝑜𝑜𝑙𝑠 𝑖𝑡 𝑠𝑒𝑡 𝑢𝑝 𝑖𝑛 𝑜𝑟𝑑𝑒𝑟 𝑡𝑜 𝑎𝑑𝑑𝑟𝑒𝑠𝑠 𝑔𝑎𝑝𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑑𝑒𝑙𝑎𝑦𝑠 𝑖𝑛 𝑑𝑒𝑣𝑒𝑙𝑜𝑝𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑎𝑛𝑑 𝑔𝑟𝑜𝑤𝑡ℎ 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑦 𝑎𝑠 𝑎 𝑤ℎ𝑜𝑙𝑒, 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑎𝑛 𝑒𝑚𝑝ℎ𝑎𝑠𝑖𝑠 𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑆𝑜𝑢𝑡ℎ 𝑜𝑓 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑦, 𝑒𝑥𝑎𝑐𝑒𝑟𝑏𝑎𝑡𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑢𝑟𝑟𝑒𝑛𝑡 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑎𝑛𝑑 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑡𝑢𝑟𝑚𝑜𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑢𝑝𝑙𝑒𝑑 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑒𝑥𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑢𝑟𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑑𝑒𝑚𝑎𝑛𝑑 𝑎 𝑞𝑢𝑖𝑐𝑘 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑔𝑛𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑡𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑒𝑖𝑔𝑛 𝑏𝑒𝑠𝑡 𝑝𝑟𝑎𝑐𝑡𝑖𝑐𝑒𝑠 𝑠𝑢𝑚 𝑢𝑝 𝑖𝑛 𝑎𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑔𝑒𝑏𝑟𝑎. 𝐹𝑜𝑙𝑙𝑜𝑤𝑖𝑛𝑔 𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑡ℎ𝑜𝑢𝑔ℎ𝑡𝑠 𝑜𝑛 𝑡ℎ𝑖𝑠 𝑑𝑒𝑝𝑖𝑐𝑡𝑒𝑑 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑐𝑟𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑒𝑥𝑎𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑓𝑖𝑠𝑐𝑎𝑙 𝑖𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑒𝑠 𝑚𝑒𝑎𝑠𝑢𝑟𝑒𝑠 𝑓𝑜𝑟 𝑡ℎ𝑒 𝑦𝑒𝑎𝑟𝑠 2011-2012 𝑎𝑛𝑑 𝑖𝑛 𝐷𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡𝑜 𝑆𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜, 𝑐𝑙𝑜𝑠𝑒𝑙𝑦 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑒𝑑 𝑡𝑜 𝑃𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑆𝑢𝑑 𝑎𝑛𝑑 𝑃𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒. 𝐴 𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡 𝑟𝑒𝑎𝑑𝑖𝑛𝑔 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑡ℎ 𝑡𝑟𝑎𝑐𝑒𝑑 𝑏𝑦 𝑡ℎ𝑜𝑠𝑒 𝑚𝑒𝑎𝑠𝑢𝑟𝑒𝑠 𝑠𝑒𝑒𝑚𝑠 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑣𝑒𝑎𝑙 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑒𝑣𝑒𝑙 𝑜𝑓 𝑎𝑤𝑎𝑟𝑒𝑛𝑒𝑠𝑠 𝑜𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑎𝑑𝑣𝑎𝑛𝑡𝑎𝑔𝑒𝑠 𝑜𝑏𝑡𝑎𝑖𝑛𝑒𝑑 𝑤𝑖𝑡ℎ 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑠𝑒 𝑜𝑓 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑡𝑒𝑑 𝑡𝑎𝑥 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑐𝑖𝑒𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡 𝑒𝑚𝑝𝑙𝑜𝑦𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑜𝑓 𝑎𝑑𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙 𝑟𝑒𝑠𝑜𝑢𝑟𝑐𝑒𝑠 𝑟𝑒𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑠 𝑜𝑛𝑒 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑠𝑡 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑤𝑎𝑦𝑠 𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑣𝑒 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑢𝑙𝑡𝑖𝑒𝑠 𝑖𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑎𝑛𝑑 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑠𝑦𝑠𝑡𝑒𝑚. 𝐻𝑜𝑤𝑒𝑣𝑒𝑟, 𝑎 𝑐𝑙𝑜𝑠𝑒𝑟 𝑒𝑥𝑎𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑜𝑠𝑒 𝑚𝑒𝑎𝑠𝑢𝑟𝑒𝑠 𝑠ℎ𝑜𝑤𝑠 𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑒𝑠 𝑜𝑓 𝑠ℎ𝑜𝑟𝑡𝑐𝑜𝑚𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑝𝑖𝑡𝑓𝑎𝑙𝑙𝑠 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ 𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑠𝑐𝑟𝑖𝑏𝑒𝑑 𝑖𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑝𝑒𝑟.