Altre Modernità (Sep 2022)

Ploščad’ Peremen, Minsk: arte e canzone come forme di resistenza

  • Riccardo Mini

DOI
https://doi.org/10.54103/2035-7680/18682

Abstract

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Il presente articolo si propone di illustrare il sorgere e lo sviluppo della realtà di Ploščad’ Peremen a Minsk nel contesto delle proteste bielorusse, iniziate nell’agosto 2020. Ploščad’ Peremen è spazio di resistenza, luogo di aggregazione e di protesta alternativa. Situato in un cortile di ulica Červjakova, sorge in seguito al gesto sovversivo dei dj Kirill Galanov e Vladislav Sokolovskij, che in occasione di un concerto governativo suonano Peremen dei Kino, inno al cambiamento, venendo poi arrestati. In Ploščad’ Peremen la protesta si esprime attraverso serate danzanti, spettacoli teatrali, dipinti, murales e soprattutto concerti. Si vuole analizzare il valore e il significato di quattro canzoni ricorrenti: Peremen dei Kino, scritta da Viktor Coj nel 1989, Steny ruchnut, versione russa dell’inno della Solidarność, composto da Jacek Kaczmarski nel 1980, Vychodi guljat’ del gruppo hip hop russo Kasta, uscita a gennaio 2020, e infine My ne narodec del gruppo rock bielorusso Tor Band, rilasciata nel giugno di quest’anno. Si evidenzia il significato originario delle canzoni sopracitate, e come e perché le stesse abbiano acquisito importanza e valore all’interno del movimento di protesta bielorusso. Accanto all’analisi delle canzoni verrà evidenziato il ruolo di Telegram come nuovo canale di comunicazione e organizzazione delle proteste.

Keywords