Iperstoria (Jun 2017)

Il passo del diavolo e la “questione indiana”

  • Flavia Brizio-Skov

DOI
https://doi.org/10.13136/2281-4582/2017.i9.240
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 9

Abstract

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Richard Slotkin (1998, 8-28) afferma che nel ventesimo secolo il cinema ha assunto un ruolo fondamentale nella creazione dei miti pubblici, intendendo per miti quelle storie e simboli attraverso i quali gli americani hanno costruito la loro cultura nazionale.1 I generi cinematografici, secondo il critico, non sono solo produzioni delle grandi case cinematografiche hollywoodiane (Hollywood Studios), ma corrispondono a particolari elementi del mito pubblico. Il mito, inteso come modo di comprendere un determinato momento storico in cui si vive — modo non analitico, ma poetico e simbolico — offre una maniera efficace di guardare le cose. Così, il western classico, quello creato dagli Studios, ha trattato le credenze e le preoccupazioni nate da una nazione ossessionata dalla crescita, dal progresso, dalla conquista della natura e dalla necessità della violenza. Benché ciascun genere risponda alle sollecitazioni dell’epoca che lo ha prodotto, quando queste preoccupazioni cambiano, anche i generi cambiano. Perciò capire i modi in cui i vari generi cinematografici si sono evoluti equivale ad aprire una finestra sulle forze che hanno formato l’ideologia della nazione americana.