lo Squaderno (Sep 2009)
Tra pubblico e privato l’insostenibile complessità dell’essere (connessi)
Abstract
“La tribù è ovunque” recita uno slogan di uno dei maggiori operatori di telefonia mobile italiana. E si propone qui come spunto per una visione alternativa alle dicotomie con le quali spesso ci si scontra in letteratura: individuo e società, dimensione pubblica e privata, società e tecnologia. Si suggerisce dunque una prospettiva che invita a gestire la complessità di questi fenomeni prendendo in considerazione il riassemblaggio di gruppi sociali tecnologica-mente mediati, come le comunità, o le “tribù”, alla luce di ubiquità e connessione.