Lingue e culture dei media (Jul 2020)

Tra montaggio e racconto. Il linguaggio cinematografico in 'Cadenza d'inganno' di Giovanni Raboni

  • Andrea Maletto

DOI
https://doi.org/10.13130/2532-1803/14065
Journal volume & issue
Vol. 4, no. 1

Abstract

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Il rapporto di Raboni con il cinema non si limita agli articoli scritti a cavallo tra anni Sessanta e Settanta per conto di “Avvenire” o, più tardi, come critico del “Corriere della Sera”. Il cinema, infatti, ha anche significativamente influenzato la poesia dell’autore e, segnatamente, la sua seconda raccolta, Cadenza d’inganno (1975). Il presente lavoro propone, dunque, un’analisi delle tecniche di origine cinematografica che si riscontrano in quest’opera e che sembrano averne determinato in vari aspetti le modalità narrative e lo stile. Si tenterà, infine, di spiegare l’utilizzo del linguaggio filmico nel contesto più ampio della ricerca poetica raboniana. Raboni’s relationship with cinema is not limited to the articles written between the Sixties and Seventies on behalf of “Avvenire” or, afterwards, as a critic for the “Corriere della Sera”. Indeed, cinema significantly influenced the author’s poetry as well and, in particular, his second collection, Cadenza d’inganno (1975). Therefore, the paper hereby introduced proposes an analysis of the cinematographic techniques which can be found in this book and seem to play a relevant role in determining its style and narrative methods. Finally, an attempt will be made to explain the use of film language in the broader context of Raboni’s poetic research.

Keywords