Ricerca Psicoanalitica (Aug 2014)
Costruzione identitaria nelle ragazze delle famiglie migranti
Abstract
Nell’articolo l’autrice, psichiatra esperta nel lavoro clinico con gli adolescenti migranti e le loro famiglie, centra la sua attenzione sulle problematiche riguardanti il corpo delle ragazze migranti "di seconda generazione". Il corpo, importante elemento di comunicazione per gli adolescenti in generale, diventa per queste ragazze un luogo d’elezione per esprimere conflitti e sofferenze, rivelatori della rottura di senso che spesso si verifica in seguito all’evento traumatico della migrazione, vissuto dall’intera famiglia. Da qui tentativi di suicidio e patologie che si traducono direttamente sul corpo, come mutilazioni, cicatrici, marcature. Con uno sguardo allenato a una visione bifocale, che transita continuamente da una lettura psichiatrica e psicologica "occidentale" a una transculturale, attraverso il processo di consultazione praticato nelle strutture francesi da lei dirette, l’autrice illustra due casi di adolescenti figlie di genitori migranti, il cui cammino verso l’acquisizione della propria identità ha comportato traumi e sofferenze espressi principalmente attraverso il corpo.