Ricerca Psicoanalitica (Aug 2014)

Un dialogo sulla coscienza incarnata

  • Manlio Iofrida,
  • Alberto Lorenzini

DOI
https://doi.org/10.4081/rp.2014.366
Journal volume & issue
Vol. 25, no. 2

Abstract

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Partendo dalla tematica cristiana dell’incarnazione, vista come un modo teologico di porre il problema del rapporto fra coscienza primaria e coscienza superiore, fra logos e percezione, i due autori la collegano agli studi dell’infant research di Sanders e Tronick, che mettono in luce la straordinaria ricchezza della coscienza procedurale, del momento prelogico e corporeo della nostra comunicazione. Anche le ricerche di Edelman e la sua idea di presente ricordato sono viste come un tassello importante di una concezione che, sulla scia di Bateson, vede nella danza relazionale un concetto-chiave per affermare una nuova ontologia, in cui il vuoto (sulla scia del grande esponente della cultura orientale Raimon Panikkar, le cui concezioni vengono accostate a quanto emerge dalle ricerche teatrali di Peter Brook) assume un ruolo fondamentale in quanto opposto al nulla. Il dialogo termina con un commento ad alcuni passi tratti da Il visibile e l’invisibike di Merleau-Ponty, che rappresentano una buona sintesi filosofica delle tematiche sollevate e, in particolare, pongono l’esigenza di tener collegati coscienza primaria e coscienza secondaria, logos linguistico e logos corporeo, poiché è proprio dalla loro separazione che si generano i problemi più gravi, a livello delle patologie individuali come al livello sociale, sul piano più globale della crisi della nostra civiltà.