Phenomena Journal (Oct 2021)
Lo psicologo delle cure primarie come supporto ai pediatri nella diagnosi precoce di Autismo
Abstract
È ormai nota, nella letteratura contemporanea relativa all'autismo e ai disturbi dello spettro autistico, l’importanza di una diagnosi precoce al fine di permettere un intervento tempestivo per migliorare in maniera consistente la qualità della vita del piccolo paziente. Risulta pertanto interessante analizzare l’ipotetica figura dello psicologo delle cure primarie e il suo lavoro congiunto con i pediatri di libera scelta. I pilastri su cui si basa il sistema delle cure primarie sono l’accessibilità, la continuità assistenziale e l’equità sociale dei cittadini rispetto alle cure sanitarie. Affinché si riescano a raggiungere tali obiettivi è necessario che la sanità pubblica si occupi del benessere degli individui e delle famiglie attraverso azioni di difesa e di prevenzione delle malattie, di eliminazione o attenuazione dei fattori di rischio, di riabilitazione fisica, psichica e sociale del malato nella sua comunità. L’uso di modelli diversi e più elaborati di trattamento del disagio mentale e psicologico, nelle cure primarie, è indispensabile. Rappresenta la nuova frontiera della psicologia, e la sfida consisterà nella individuazione di nuovi interventi psicologici di primo livello che caratterizzino la psicologia di cure primarie. Occorre, dunque, predisporre servizi di psicologia delle cure primarie nei quali rendere disponibili una maggiore gamma di terapie psicologiche a seconda dei bisogni di salute dei singoli pazienti. In questo senso lo psicologo clinico all'interno delle cure primarie, in analogia con la figura del pediatra di libera scelta, va a rappresentare il primo filtro del sistema famiglia con l’intero Sistema Sanitario Nazionale Italiano.
Keywords