Journal of Biomedical Practitioners (Dec 2023)
Aggressione sul posto di lavoro verso gli operatori sanitari: costruzione e sperimentazione di uno strumento di valutazione del rischio.
Abstract
Obiettivo La frequenza di segnalazione di atti violenti in ambito sanitario rappresenta il principale parametro per la Valutazione del Rischio (VdR) di subire aggressioni fisiche e/o verbali a danno degli operatori sanitari. Questo studio ha voluto indagare il fenomeno delle aggressioni in sanità, identificando una metodologia di valutazione multidimensionale per stimare e classificare il rischio anche in assenza di segnalazioni spontanee, operando quindi in fase di prevenzione. Materiali e metodi Inizialmente è stata condotta una revisione della letteratura già esistente per identificare i Fattori di Rischio (FdR) e le Misure di Prevenzione e Protezione (MPP); successivamente sono stati analizzati tali dati che hanno portato all’elaborazione di un algoritmo. Quest’ultimo è stato poi somministrato durante le VdR ad un totale di 32 unità operative appartenenti all’Azienda ULSS 4 "Veneto Orientale". Risultati l’attuazione di MPP ha abbassato il rischio espositivo iniziale in 22 delle 32 sedi valutate (68,7%). Le strutture a maggior rischio risultano essere quelle che applicano minori MPP in presenza di elevati FdR. Pronto Soccorso (PS), Servizio per le Dipendenze (SerD) e reparti di Medicina, considerati a maggior rischio dalla letteratura [5] [6] [15] [16], sono invece le unità operative che meglio conoscono il fenomeno e adottano di conseguenza maggiori MPP per contenerlo. La dimensione “paziente” è quella che pesa di più sulla determinazione dell’indice di rischio IR (35%). Discussione L’utilizzo di un algoritmo che mette in relazione FdR e MPP permette di identificare la composizione del rischio aggressioni in termini quantitativi e qualitativi. In questo modo la VdR risulta più completa, in quanto le sedi non sono valutate solamente attraverso i FdR [13] [14], ma anche pesando le MPP attuate per fronteggiare il fenomeno. Questo costituisce una novità nel campo della prevenzione. Conclusioni L'approccio utilizzato ha permesso di affermare che il rischio di aggressioni è multidimensionale ed è generato dalla complessa interazione di più fattori raggruppati nelle diverse dimensioni. Conoscere il rischio aiuta a prevenirlo e l’attuazione di idonee MPP, pur in presenza di elevati FdR, ne abbassa le potenzialità di danno.
Keywords