Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia (Apr 2022)

Corpo funzionale e corpo senziente. La tesi forte del carattere incarnato della mente in fenomenologia

  • Andrea Pace Giannotta

DOI
https://doi.org/10.4453/rifp.2022.0004
Journal volume & issue
Vol. 13, no. 1
pp. 41 – 56

Abstract

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In questo lavoro distinguo tra due versioni della tesi del carattere incarnato della mente: “debole” e “forte”. Secondo la versione debole, il possesso di stati mentali presuppone l’esistenza di un corpo che si muove ed agisce nell’ambiente, ossia un corpo funzionale. Secondo la versione forte, invece, il possesso di stati mentali presuppone l’esistenza di un corpo non solo funzionale ma anche senziente, ossia: il corpo come sede della sensibilità o coscienza fenomenica. Sostengo che alcuni approcci all’interno della “scienza cognitiva incarnata” implicano la forma debole di embodiment: la robotica di Brooks, l’enattivismo sensomotorio di Noë e O’Regan e l’enattivismo radicale di Hutto e Myin. In contrapposizione a queste prospettive, e basandomi sull’analisi fenomenologica della corporeità vivente e vissuta, difendo la forma forte di embodiment, secondo cui la mente si fonda essenzialmente sul corpo funzionale e senziente.

Keywords