Enthymema (Jul 2024)

Epilessia come segno di selezione vittimaria. Girard e Dostoevskij

  • Valentina Vignotto

DOI
https://doi.org/10.54103/2037-2426/20036
Journal volume & issue
no. 35

Abstract

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Negli anni Settanta, con la pubblicazione di La violenza e il sacro (1972), René Girard coglie le implicazioni sociali dell’ipotesi mimetica nata dallo studio del romanzo moderno e contenuta in Menzogna romantica e verità romanzesca (1961) e Dostoevskij. Dal doppio all’unità (1963). Uno studio incrociato degli strumenti ermeneutici che Girard adotta per ciascuna di queste fasi ci permette di tracciare una precisa strada ermeneutica che colleghi la figura di Edipo e il suo crimine, il parricidio, ai grandi epilettici del romanzo dostoevskiano. Dopo aver introdotto i termini con cui Girard coglie la derivazione paterna dell’orgoglio in Dostoevskij e dopo aver illustrato i caratteri del capro espiatorio girardiano presenti nella tragedia sofoclea Edipo re, il saggio analizza il ruolo dell’epilessia nella biografia e nell’opera di Dostoevskij, sino a giungere ad una rilettura girardiana degli schemi narrativi del romanzo I fratelli Karamazov, simbolo per eccellenza del delitto parricida.

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