Formazione & Insegnamento (Aug 2017)
Riflessioni sulla natura socio-costruttiva della matematica: implicazioni pedagogico-didattiche
Abstract
L’educazione matematica coinvolge una vasta gamma di oggetti, azioni, attività e strumenti propri della disciplina, ma costruiti in un contesto sociopedagogico. In queste pagine si intende abbozzare l’ipotesi che ogni dialogo produttivo tra teoria e pratica che si voglia sostenere nell’ambito specifico dell’educazione matematica deve svolgersi nella dialettica tra il contesto concreto e l’astrazione contestualizzata. Riteniamo che il contesto deve svolgere un ruolo fondamentale, perché deve collegare diversi punti di vista, che si basano su diverse attività professionali, e offre la creazione di connessioni referenziali con significati e aspetti particolari ancorché comparabili. Il questo senso il requisito che l’insegnante deve poter avere è quello di essere sempre pronto ad esplorare i rapporti concepibili tra la complessità di una situazione concreta esemplare e la sua destinazione. La nuova conoscenza non può essere semplicemente “donata” agli studenti, ciò la rende gravemente inattivabile. L’insegnante, per favorire i processi di generatività e di attivazione deve essere a conoscenza del modo in cui gli studenti stanno cercando di ricostruire il significato dei segni e delle operazioni che egli ha presentato. Ciò non soltanto su un piano di processualità psicologica, bensì come attivazione agita in un orizzonte socio-culturale.