Between (May 2019)
Impossible worlds originating from dung: from Italo Calvino’s Bersabea to Galileo Galilei’s Medusa
Abstract
L’immagine di Bersabea (Le città invisibili) oscilla attorno alla contrapposizione fra i materiali più pregiati e quelli più vili. Se Calvino si confronta con una tradizione di pensiero ‘antagonista’, l’evoluzione concettuale della coppia antonimica diamanti/letame si radica effettivamente in zone nevralgiche di due testi ‒ Utopia e Dialogo sopra i due massimi sistemi ‒ che fondano la moderna tradizione utopica e il metodo scientifico. Dal canto suo Galileo, mentre osservava le rovine della cittadella aristotelica-tolemaica, si approssimava all’idea impensabile di un’alterità assoluta: ventila l’impossibilità ontologica dell’eternità adamantina e ipotizza mondi inusitati a partire dal fango. L’impossibile diventa, in questo caso, l’estrema frontiera del dimostrabile.
Keywords