Enthymema (Dec 2020)

Macchine leggenti e macchine scriventi

  • Annabella Petronella

DOI
https://doi.org/10.13130/2037-2426/14874
Journal volume & issue
no. 26

Abstract

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L’intervento si basa sull’ipotesi che la presenza di congegni automatizzati di lettura e scrittura presenti in Se una notte d’inverno un viaggiatore si possa proiettare non solo alla luce delle previsioni avanzate dall’autore in “Cibernetica e fantasmi” ma anche a ritroso, ovvero inseguendo il legame di Calvino con la tradizione letteraria cinque-settecentesca (si pensi ad esempio alla macchina per generare discorsi in Swift o alla fissazione e scomposizione delle ‘parole gelate’ in Rabelais). Tale prospettiva punterà a verificare come l’immaginario calviniano, nel suo dualismo intrinseco, mantenga salda la propria impostazione fantastico-fiabesca, anche quando tratta di «macchine di ferro che obbediscono ai bitsenza peso».

Keywords