Il Capitale Culturale: Studies on the Value of Cultural Heritage (Dec 2015)

I Romani in montagna: tra immaginario e razionalità / The Romans in mountain: between imaginary and rationality

  • Michel Tarpin

DOI
https://doi.org/10.13138/2039-2362/1154
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 12
pp. 803 – 822

Abstract

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Si sa che l’immagine delle Alpi nell’Antichità presenta una contraddizione tra una tradizione letteraria impegnata a dare della montagna l’immagine più terribile possibile, e le energie spese dai Romani per arrivare in fretta fino alla catena e impadronirsi degli sbocchi alpini e delle miniere. Un‘altra tradizione fa delle Alpi il baluardo creato, quasi per volontà della Provvidenza, per proteggere l’Italia dai barbari esterni. Infine, le fonti ricorrono spesso, in maniera del tutto naturale, alla parola “Italia” per parlare della Transpadana, anche quando l’Italia “ufficiale” si fermava 200 km a sud del Po. Siccome una parte di questi discorsi può essere seguita fino a Catone il Vecchio, si deve sospettare che egli fosse riuscito a convincere i Romani che l’Italia era tutta la penisola secoli prima che l’Italia amministrativa si estendesse fino alle Alpi da parte dei triumviri, nel 42 a.C. Ciò non era un gesto generoso ma una loro misura prudenziale e si può quindi ammettere che l’identificazione dell’Italia con tutta la penisola fosse un vecchio progetto, maggiormente concretizzato da Cesare. This paper aims to interpret the apparent contradiction between many literary texts, which describe the Alps as a very uncomfortable and dangerous place, and the fact that the Roman strategy was very directed to the Alpine commercial roads and mines. It is well known that a tradition well diffused intended the Alpine range as a great wall, created by the Providence to protect Italy from foreign potential invaders. Another group of texts use the name “Italy” to describe the Po valley, even when official “Italy” was only south and centre Italy. We can trace most of theses discourses almost to Cato the Elder and suspect that he had made the Romans admit that Italy was all the Peninsula long before administrative Italy was expanded to the Alps by the triumvirs in 42 BC. As this statement was not a generous integration, but a cautious decision of the triumvirs who distrusted each other, one can admit that the expansion of Italy to the entire peninsula was an old project, realised mostly by Caesar.