Diacronie. Studi di Storia Contemporanea (Sep 2018)

Commento di Paola Bernasconi a Un’età contro la storia. Saggio sulla rivoluzione del XXI secolo

  • Paola Bernasconi è laureata in Storia Moderna e Contemporanea all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con una tesi in storia dell’Europa dal titolo Da Auschwitz all’Europa. Simone Veil, primo presidente del Parlamento Europeo eletto a suffragio universale diretto; ha proseguito gli studi con un dottorato in Società, politica e istituzione in età contemporanea con una tesi sulla morte dello studente Paolo Rossi del 1966 dal titolo L’illusione democratica. Le associazioni studentesche prima del Sessantotto. Il caso di Roma. Ha collaborato con Il dizionario biografico degli italiani illustri dell’Enciclopedia G. Treccani per la stesura di biografie di esponenti del mondo politico e culturale dell’Italia dell’Ottocento e con l’Archivio storico della Camera dei Deputati su Il mito straniero nella costruzione dello Stato unitario. La sua area di specializzazione consiste nella storia del Novecento riguardo ai conflitti generazionali, i processi di democratizzazione e la memoria collettiva. Ha preso parte al progetto sul Culto del Duce con Christopher Duggan e Stephen Gundle con una ricerca sul fondo archivistico “I sentimenti del Duce” da cui ha estratto una ricerca sul mondo infantile durante il Regime: «A fairytale dictator: children’s letters to the Duce», in Modern Italy, 18, 2/2013, pp. 129-140.

Journal volume & issue
Vol. 10, no. 3
pp. 1 – 9

Abstract

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“Where can we place the space for the memory in such a communication system? What memory?” In her comment to Giuseppe Carlo Marino’s essay about the globalization and crisis of “historical thought”, Paola Bernasconi tries to answer these questions, wondering about the changes that technology revolution and the politic economic dynamics have impressed on the value of the historical culture for the globalized society.

Keywords