DigitCult@Scientific Journal on Digital Cultures (Jan 2021)
Per una valorizzazione dei parchi archeologici in Italia
Abstract
Il caso studio del Parco Archeologico di Vulci nel Lazio che qui si vuole presentare, ruota attorno a una proposta progettuale concreta per la realizzazione di un parco multimediale innovativo, che possa rappresentare un progetto pilota e auspicabilmente un benchmark per la valorizzazione digitale di tutta la categoria cui appartiene. Il sito non ha, infatti, ancora sviluppato un'adeguata proposta innovativa fondata sul dialogo tra forme di coinvolgimento tradizionali e metodologie più attuali di fruizione come l’uso delle ICT (Information and Communications Technology) e delle DH (Digital Humanities). Questi problemi sono riscontrabili in gran parte dei Parchi Archeologici italiani, ed è anche per questo motivo che, come dimostrano i dati, non si è ancora riusciti ad ampliarne il bacino di utenza, né a sviluppare capacità di adattamento al mercato o di attrarre nuovi potenziali investitori. Dalla parte dei siti e parchi archeologici c’è però il loro carattere di “musei all’aperto” che li rendono, in questo momento storico di emergenza sanitaria, maggiormente sicuri per i visitatori. Sulla scorta di questa considerazione si avanza quindi la necessità non solo di dare nuova importanza a questi luoghi, ma anche un maggior risalto, nella seppur vasta proposta culturale del nostro Paese, alla fruizione all’aperto e alla differenza tra questa e quella museale.