Formazione & Insegnamento (Aug 2017)

Interpretare la differenza per progettare l’inclusione a scuola

  • Stefano Salmieri

Journal volume & issue
Vol. 15, no. 2

Abstract

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Dinanzi a trasformazioni prodotte da logiche economiche e non da processi di critica emancipazione, è indispensabile in educazione consolidare l’approccio ermeneutico per garantire una effettiva tutela delle differenze, per incentivare il pensiero divergente e per incrementare i percorsi di democrazia nell’agire pedagogico. Un orizzonte di senso non più dogmatico, allora, farà da sfondo ad una nuova paideia; così il paradigma della differenza può diventare chiave di lettura di un presente che non vuole cancellare il passato e ambisce, in nome di una crescita condivisa, a costruire il futuro attraverso un dialogo partecipato e partecipante. Si tratta di una dialettica all’interno di galassie nelle quali però i singoli universi non dovranno perdere la loro specificità. Gli universi della differenza per la nuova paideia sono, infatti, luoghi della e per la comprensione. La scuola, allora, ha l’obbligo di promuovere la convivenza, la solidarietà e la cittadinanza attiva come strategie per l’inclusione e per il superamento di ogni possibile sperequazione.