Fuori Luogo (Mar 2021)

Ripensare alla diseguaglianza sociale attraverso il turismo post-pandemico

  • Fabio Corbisiero

DOI
https://doi.org/10.6092/2723-9608/7869
Journal volume & issue
Vol. 8, no. 2

Abstract

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Il turismo è stato sicuramente uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia, in termini economici, culturali e sociali. Prima del Covid-19, i viaggi e il turismo erano diventati uno dei settori più importanti dell’economia mondiale, rappresentando il 10% del PIL globale e oltre 320 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo. All’alba dell’era della mobilità aerea, nel 1950, erano “soltanto” 25 milioni le persone che viaggiavano per turismo internazionale. Entro il 2018, questo numero aveva superato 1,4 miliardi e il settore dei viaggi e del turismo era cresciuto fino a proporzioni spropositate, tanto da parlare progressivamente di overtourism e di contenimento della capacità di carico turistico. Dai 25 milioni di arrivi di turismo internazionale del ‘50, i numeri dei viaggiatori hanno raggiunto, di decennio in decennio, 450 milioni nel 1990 fino ad esplodere rapidamente a 1 miliardo di arrivi nel 2010 e a 1,5 miliardi nel 2019 (UNWTO, 2020). Essendo uno dei più importanti datori di lavoro a livello mondiale (1 lavoro su 10 è direttamente correlato al turismo e il principale contributore al PIL per diversi paesi), il legame tra turismo e Covid-19 è l’epicentro di tutte le discussioni politiche e le economie internazionali... [...]

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