Formazione & Insegnamento (Dec 2022)

Per un'estetica della formazione: Marcuse e la soggettività ribelle

  • Anita Gramigna

DOI
https://doi.org/10.7346/-fei-XX-03-22_04
Journal volume & issue
Vol. 20, no. 3

Abstract

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L’obiettivo di questo articolo consiste nel proporre un’ermeneutica di alcune categorie dal punto di vista educativo. È nostra convinzione che l’indagine critica di Marcuse possa rappresentare uno strumento di autoformazione anche per l’attuale giovane generazione, al fine di iniziare un cammino verso la “liberazione”, dove si intrecciano politica e dimensione estetica. L’estetica ha un peso determinante per la formazione del soggetto contro l’oppressione di un assetto socioeconomico, sempre più simbolo di crisi inarrestabile e di precarietà totale. L’estetica, nella visione marcusiana, insegna a non arrendersi all’oggettività del male e a collocarsi, attraverso la creatività, sempre all’opposizione del più forte perché “un altro mondo è possibile”. L’alternativa si costruisce attraverso una sensibilità trasformativa delle modalità di pensiero e di azione; una sensibilità aperta alla speranza e ad un concetto di trascendenza che rappresenta il vero e proprio fulcro della “differenza qualitativa”. Si utilizza un impianto epistemologico-ermeneutico, una metodologia di analisi qualitativa.

Keywords