Enthymema (Mar 2024)

Giocarsi la vi(s)ta. Un’analisi di “Mano rubata” di Tommaso Landolfi attraverso le lenti teoriche di Caillois e di Lacan

  • Davide Belgradi

DOI
https://doi.org/10.54103/2037-2426/20368
Journal volume & issue
no. 34

Abstract

Read online

L’articolo propone lo studio di Mano rubata di Tommaso Landolfi, racconto che l’autore dedica a una delle sue ossessioni, il gioco d’azzardo. Il gioco, in questo caso potenzialmente mortale, viene analizzato dapprima secondo le categorie di agon, alea e ilinx di Caillois. La scommessa mortale, però, è studiata da una prospettiva teorica specificamente lacaniana. Non si tratta di attribuire a Landolfi un’indebita adesione alle teorie psicanalitiche, quanto di servirsi di un grimaldello teorico laddove testo e teoria sembrano incontrarsi naturalmente su un campo neutro. Il ‘campo neutro’ è quello dello sguardo: più precisamente di uno sguardo voyeuristico. Si noterà come, dietro alla scommessa tra Gisa e Marcello, ci sia lo sguardo voyeuristico e sovraindividuale del grande Altro, che condannerebbe la donna a soggiacere a una struttura di potere. Di fronte a questa eventualità, l’accettazione del suicidio permette a Gisa di denunciare e disinnescare l’intima violenza dello sguardo.

Keywords