Reti Medievali Rivista (Jun 2006)
La creazione di un territorio: il comitato di Modena e i suoi “confini” The creation of a territory: the comitatus of Modena and its “borders”
Abstract
Fonte principale del contributo è il placito di Cinquanta, della fine del secolo IX: se ne rilegge il testo, non come “attestazione” bensì come “modificazione” della situazione territoriale che descrive, ossia il comitato di Modena, accogliendo in tal modo una precisa indicazione teorica di Angelo Torre. In questo modo si torna ad affrontare da una prospettiva diversa il problema dei cosiddetti distretti minori nell’organizzazione del territorio padano in epoca carolingia: i fines e i castra attestati nel IX-X secolo appaiono, rieinterpretati secondo queste logiche, estranei a una concezione territoriale della giurisdizione; non sembrano avere confini lineari ma piuttosto confini determinati dalle collettività che vi operavano e dalla collocazione geografica dei beni che loro appartenevano.<br /> <br /><p>The main source of this essay is the placitum of the village of Cinquanta, dating at the end of the ninth century. The text of the placitum has been read not as an ‘attestation’ but as a ‘modification’ of the territorial situation described in it (the Modena comitatus), thus recepting a clear theorical suggestion of Angelo Torre. The problem of the so called minor districts in the organization of the Po territory in the Carolingian age has thus been approached from a different point of view: the fines and castra existing in the ninth and tenth centuries, when considered according to this view, look like having no bearing on a territorial idea of jurisdiction; they seem to have had boundaries established by the communities and by the geographic location of their possessions rather than neat boundaries.</p>