Comparative Cultural Studies (Dec 2022)

Stefan Zweig vive. La Casa nella rua Gonçalves Dias, 34, Valparaiso, Petropolis

  • Giovanna Campani

DOI
https://doi.org/10.36253/ccselap-14088

Abstract

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Il giorno 23 febbraio 1942, lo scrittore austriaco Stefan Zweig e la seconda moglie Charlotte Elizabeth (Lotte) Altmann furono ritrovati nel loro letto -ormai senza vita, nella modesta casa che affittavano in rua Gonçalves Dias, 34, quartiere Valparaiso, Petropolis, cittadina collinare distante circa settanta km. da Rio de Janeiro, un tempo residenza estiva dall’Imperatore Pedro II. A scoprire la tragedia furono la domestica ed il di lei marito, Dulce e Antonio Morais, i quali, non vedendo i padroni di casa uscire dalla stanza da letto, alle quattro del pomeriggio, decisero finalmente di forzarne la porta, chiusa a chiave dall’interno. La scrittrice cilena Gabriela Mistral, che all’epoca risiedeva a Petropolis ed era amica della coppia, raccontò l’evento in una lettera all’amico Eduardo Mallea, datata 24 febbraio: “La criada tenía costumbre de que sus patrones durmiesen hasta las 10; no le extrañó mucho, al acercarse a la puerta hacia las 12, oír "la respiración del señor Zweig". Pero la pobre mujer solamente a las cuatro se decidió a abrir la puerta. Avisó a la policía; andaba tan trastornada que al recibir a un arquitecto francés que venía de visita, le contestó: "Sí, allí están; pero están muertos”.

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