Between (Nov 2011)

Un pallido orizzonte di confine: i romanzi ‘giapponesi’ di Kazuo Ishiguro

  • Annalisa Bardelli

DOI
https://doi.org/10.13125/2039-6597/268
Journal volume & issue
Vol. 1, no. 2

Abstract

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Nonostante Kazuo Ishiguro sia considerato uno dei maggiori romanzieri della letteratura contemporanea scritta in inglese, è nato in Giappone, e si è trasferito in Gran Bretagna da bambino. Durante i primi anni della sua carriera ha ambientato alcuni suoi romanzi e racconti nella sua madrepatria. Il Giappone che vi descrive si ispira ai suoi ricordi d’infanzia, alle scene viste nei film giapponesi e agli stereotipi che i lettori occidentali hanno del paese del Sol Levante. Attraverso i suoi romanzi, Ishiguro riduce le distanze tra l’Oriente e l’Occidente con un uso particolare della lingua inglese, descritta dallo stesso autore come ‘pseudotranslation’ o ‘translationese language’. Decidendo di ambientare i suoi primi romanzi e racconti in Giappone, lo scrittore svolge il ruolo di un traduttore che traduce in inglese un romanzo in giapponese che non esiste nella realtà. In questo modo Ishiguro si comporta come un traduttore che usa la lingua inglese per spiegare ai lettori occidentali la cultura giapponese e per ridurre il confine tra Oriente e Occidente e tra le due tradizioni.

Keywords