Between (Nov 2022)

Simulacri poetici. Estetica dell'automatico e <em>Computerdichtung</em> in ambito germanofono

  • Giovanni Melosi

DOI
https://doi.org/10.13125/2039-6597/5189
Journal volume & issue
Vol. 12, no. 24

Abstract

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Gli studi letterari sul simulacro adottano generalmente una prospettiva tematica volta a esaminare la presenza di simulacri in specifici generi, autori o tradizioni letterarie. Questo studio propone un approccio meno comune, concentrandosi su quei casi in cui la letteratura stessa acquisisce una natura simulacrale, piuttosto che servire da strumento di rappresentazione di simulacri. Dopo una breve ricognizione storica dell'estetica dell'automatico, la ricerca si focalizza sulla poesia stocastica e algoritmica prodotta in ambito germanofono a partire dalla seconda metà del XX secolo. L'analisi delle poesie computazionali offre l'opportunità di riflettere su tematiche di natura teorica ed estetica riguardanti per esempio il concetto di autorialità, la referenzialità dei testi letterari, il ruolo della creatività nell'arte e la componente meccanica presente in ogni atto di creazione artistica. In questo contesto, il presente contributo mostra anche come la discussione su questa forma di "poesia artificiale" (Max Bense) possa contribuire al dibattito sul postumanesimo da un punto di vista puramente estetico.

Keywords