Veterinaria Italiana (Sep 2010)
Monitoraggio di fauna ittica nelle zone interessate da barriere artificiali sommerse nelle acque costiere adriatiche della Regione Abruzzo
Abstract
Le Province di Teramo e Pescara hanno installato tre barriere artificiali sommerse costituite da moduli in calcestruzzo e da massi naturali nelle acque costiere della regione Abruzzo per il ripopolamento della fauna ittica e per impedire la pesca a strascico illegale, utilizzando specifici finanziamenti europei. Le Province hanno affidato all’Istituto G. Caporale l’incarico di monitorare l’evoluzione delle popolazioni nectobentoniche mediante 3 campionamenti annuali in ciascuna barriera artificiale. Questo lavoro riporta i risultati dello studio condotto dal 2005 al 2007, ottenuti comparando le catture effettuate nelle aree interessate dalle barriere con quelle dei siti di controllo attraverso l’uso di alcuni indici di diversità. Le aree interessate da barriere artificiali mostrano una maggiore diversità e ricchezza di specie rispetto alle aree di controllo. Pertanto le barriere artificiali possono contribuire sia a risolvere i problemi legati allo scarso reddito della pesca artigianale e all’eccessivo sfruttamento delle risorse alieutiche, sia all’avvio di quei processi di diversificazione degli habitat che facilitano l’incremento della diversità biologica.