Acta Neophilologica (May 2024)

Il fantastico nel corpo e nella mente: la teoria delle appercezioni.

  • Paolo Remorini

DOI
https://doi.org/10.4312/an.57.1.91-118
Journal volume & issue
Vol. 57, no. 1

Abstract

Read online

Con questo articolo presentiamo una nuova teoria del fantastico chiamata teoria dell’appercezione, con cui cerchiamo di mettere in contatto due dialoghi scientifici distinti. Considerando le ricerche degli ultimi decenni in ambito cognitivo e dei Cognitive Literary Studies (CLS) –simulazione incarnata, neuroni specchio, intersoggettività, intersequenzialità–, definiamo il fantastico come il legame che può emergere da una modifica delle nostre appercezioni linguistiche, narrative e paradigmatiche come anomalia, alterazione o trasgressione di almeno uno dei livelli cognitivi che operano in ogni esperienza narrativa. Allo stesso tempo offriamo uno schema analitico di testi narrativi fantastici, un’alternativa interpretativa nel dibattito duale tra il fantastico come genero letterario –derivante della teoria dell’esitazione di Todorov– e il fantastico come modo narrativo che sfrutta determinati meccanismi per forzare altri tipi di tesi –che possiamo far risalire agli studi di Bessière–. L’approccio cognitivo permette di sviluppare la teoria delle appercezioni, il cui punto centrale è individuare il grado e la profondità dei legami fantastici che emergono dalle connessioni appercettive in rapporto alla narrazione.

Keywords