Diségno (Jun 2022)

Ubaldo Castagnoli: sulle tracce grafiche e storiche di un esponente del Gruppo 7

  • Manuela Incerti,
  • Gianmarco Mei,
  • Anna Castagnoli

DOI
https://doi.org/10.26375/disegno.10.2022.14
Journal volume & issue
no. 10

Abstract

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Nel 1926, un gruppo di sette amici formatosi tra i banchi del Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano – composto da Ubaldo Castagnoli, Luigi Figini, Gino Pollini, Guido Frette, Sebastiano Larco, Carlo Enrico Rava e Giuseppe Terragni – decide di unirsi e fondare il Gruppo 7. I sette giovani, tra il 1926 e il 1927, pubblicarono sulla rivista Rassegna Italiana alcuni articoli che vengono ancora oggi considerati uno dei momenti fondativi per la nuova architettura italiana. Ubaldo Castagnoli lasciò quasi subito il gruppo, venendo sostituito da Adalberto Libera e, per questa ragione, il suo nome scompare dai manuali di storia dell’architettura. La carriera di questo professionista si sviluppò all’interno di una delle più importanti aziende del Paese, la STIPEL, Società telefonica interregionale piemontese e lombarda (che nel 1964 fu inglobata nella SIP), con il ruolo di Direttore Centrale a disposizione della Direzione Generale per gli affari immobiliari. Ebbe inoltre un lungo rapporto professionale con Luigi Einaudi, prima e durante gli anni della Presidenza della Repubblica. Il lavoro di seguito presentato si propone di proseguire la ricerca recentemente inaugurata su questa figura ancora non adeguatamente indagata, allo scopo di approfondire gli esiti del dibattito culturale di quegli anni sulla sua vasta attività professionale, alla luce delle metodiche e tecniche delle discipline della rappresentazione.

Keywords