Il Capitale Culturale: Studies on the Value of Cultural Heritage (Nov 2011)

Wolfgang Hagemann e la storia del Fermano nell’età degli Svevi (secoli XII-XIII): a margine di un progetto per la valorizzazione della ricerca storica / Wolfgang Hagemann and the history of the area of Fermo during the Svevian age (12th-13th centuries): notes on a project for the enhancement of the historical research

  • Francesco Pirani

DOI
https://doi.org/10.13138/2039-2362/127
Journal volume & issue
Vol. 0, no. 2
pp. 277 – 284

Abstract

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Il testo rende conto del progetto di riedizione, in traduzione italiana, degli studi compiuti da Wolfgang Hagemann (Lipsia, 1911 – Roma, 1978) sulle relazioni intercorse fra gli imperatori Hohenstaufer e i maggiori centri comunali del Fermano (secoli XII-XIII). Tali ricerche furono condotte dallo studioso per oltre un trentennio, dai primi anni Cinquanta fino alla metà degli anni Settanta del Novecento, con l’obiettivo principale di cogliere ogni traccia della presenza imperiale nelle Marche e, in particolare, nel Fermano. L’enorme mole della documentazione consultata negli archivi comunali, in gran parte edita in appendice dei saggi in forma di regesto, consentì ad Hagemann di tracciare un quadro storico estremamente mosso e dinamico, che ancor oggi offre numerosi stimoli culturali sia per gli studiosi che per un pubblico più vasto. This paper explains the re-edition’s project (in italian translation) of same historical studies by Wolfgang Hagemann (Leipzig, 1911 – Rom, 1978). The german historian accomplished his researches on the relationships between the Hohenstaufer’s emperor and the most important ‘comuni’ in the region of Fermo (XII-XIII Century) for over thirty-year period, since the beginning of 50s till the middle 70s of the XX Century. His main aim was to catch every evidence of the imperial presence in the Marches, especially in the region of Fermo. He looked through the council archives a huge amount of documents and often edited them as a summary in the essays’s appendix. That allows him to draw a picture very rich and appealing. Therefore, his studies still offers an interesting input both for historians and for wide users.