Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Jul 2013)

Aferesi nel rigetto acuto del rene trapiantato

  • Giovanni M. Frascà,
  • Emilio Balestra,
  • Domenica Taruscia,
  • Valentina Nastasi,
  • Giovanni Gaffi,
  • Mariastefania Pugliese

DOI
https://doi.org/10.33393/gcnd.2013.1096
Journal volume & issue
Vol. 25, no. 4_suppl

Abstract

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I presupposti per l'impiego dell'aferesi nel trattamento del rigetto acuto del rene trapiantato mediato da anticorpi comprendono: a) la scarsa o assente efficacia della terapia antirigetto tradizionale, b) la prognosi sfavorevole per il trapianto e c) la necessità di rimuovere rapidamente dal circolo gli anticorpi, in attesa che gli interventi mirati a bloccarne la sintesi abbiano effetto. Tuttavia, nonostante l'aferesi sia utilizzata da diversi anni e la letteratura riporti un'ampia casistica, è ancora oggetto di discussione se questa abbia un ruolo nel trattamento del rigetto acuto del rene trapiantato. La ragione risiede nella mancanza di studi controllati di ampie dimensioni per l'obiettiva difficoltà che questa patologia comporta, nei diversi criteri utilizzati per la diagnosi di rigetto e nella variabilità degli schemi di trattamento e della terapia farmacologica utilizzati nei vari studi. Malgrado ciò, molti centri trapianto utilizzano attualmente l'aferesi per il trattamento del rigetto acuto mediato da anticorpi. I criteri per l'impiego dell'aferesi in questi casi comprendono: 1) la diagnosi tempestiva di rigetto mediato da anticorpi mediante una biopsia del rene trapiantato, 2) l'inizio tempestivo del trattamento con aferesi prima che si instaurino lesioni irreversibili del trapianto e 3) l'associazione con una terapia farmacologica in grado di bloccare la produzione anticorpale.

Keywords