Medea (Jul 2015)
Il non-detto, il non-sentito, il non-visto in etnografia. O del limite politico del sapere
Abstract
L'articolo sviluppa il tema della frontiera sensoriale come limite politico con il quale l'etnografo si trova a fare i conti quando l'accesso alla sfera esperienziale dei soggetti che intende studiare comporta dilemmi etici. In particolare affronta la possibilità che il sapere etnografico non sempre debba essere inteso come superamento dei limiti dati per apportare nuovi contributi alla conoscenza, ma semmai come diserzione epistemologica di fronte al rischio di farsi strumento sia di ciò che normalmente si osteggia, sia di un dispositivo conoscitivo funzionale alla tassonomia sociale dominante. Per illustrare quest'ipotesi viene preso in considerazione il filone di ricerca etnografica sui temi sensibili e in particolare verranno discusse criticamente delle ricerche su organizzazioni fasciste e razziste.
Keywords