M@GM@ (Apr 2012)

Narrazioni e genere

  • Beatrice Gusmano,
  • Barbara Poggio

Journal volume & issue
Vol. 10, no. 01

Abstract

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Gli studi di genere rappresentano un terreno particolarmente fecondo per l’approccio narrativo nelle sue diverse articolazioni. L’interesse nei confronti delle narrazioni è in realtà già un elemento centrale e distintivo della letteratura femminista e dei women’s studies, prima ancora che degli studi di genere, e all’interno di questi filoni di studio sono in effetti emersi alcuni rilevanti spunti per il dibattito sulla conoscenza narrativa. L’attenzione per le narrazioni da parte di questo filone di studi nasce probabilmente dalla critica che la letteratura femminista sviluppa nei confronti del sapere razionale e di modelli epistemologici fondati sul paradigma dell’oggettività, che tendono a cancellare la dimensione esperienzale. Le metodologie femministe si sono infatti ben presto caratterizzate per l’attenzione rivolta alla problematizzazione dei processi di conoscenza e di conduzione della ricerca scientifica, di cui viene messa in evidenza la dimensione di costruzione sociale e quindi anche il carattere inevitabilmente gendered. La pretesa di separare l’oggetto e il soggetto della ricerca è stata interpretata alla luce di quello stesso ordine dicotomico, che distingue tra pubblico e privato e tra maschile e femminile, e secondo il quale le esperienze personali non sono scientifiche, in quanto associate all’ambito del privato e quindi, storicamente, anche del femminile. Su tale fondamento si sarebbe di fatto sostenuta l’egemonia della maschilità nel dominio della scienza. Il ricorso alle narrazioni è stato in tal senso inteso come un’opportunità per riconciliare queste diverse dimensioni, stimolando il dinamismo della produzione di conoscenza e generando nuove visioni alternative, capaci di superare vecchi preconcetti e dicotomie.

Keywords