Festival dell'Architettura Magazine (Nov 2014)
L'architettura tra Withes e Grays. Strumenti, metodi e applicazioni compositive / The architecture between Whites and Grays. Tools, methods and compositive applications
Abstract
Il Novecento dell’architettura ha conosciuto numerosi episodi di dibattito intenso. È il secolo nel quale si sono moltiplicati in maniera esponenziale gli «strumenti discorsivi»: i manifesti, i saggi critici, le riviste, le scuole, le mostre. Così, più ancora che nei secoli precedenti, ha preso piede il discorso intorno all’architettura, sovrapponendosi a tratti all’architettura medesima, alle sue forme e alla sua costruzione. La parola, prendendo il sopravvento, può nascondere allo studioso la forma architettonica, a meno che lo studioso medesimo non ricorra al disegno come strumento di analisi, vero apparecchio scientifico utile a disvelare grammatiche e sintassi di composizioni architettoniche attraverso la tecnica della «lettura compositiva». / The Twentieth century in architecture has experienced many episodes of intense debate. It is the century in which the 'discursive tools" increased through manifestos, essays, journals, schools, exhibitions. Thus, even more than in the previous centuries, the talk around architecture improved, overlapping at the same time the architecture itself with its forms and its construction. The word takes over and it can hide the architectural form to the scholar, unless this one does not use the design as a tool of analysis, true scientific and useful medium to reveal the architectural composition and its syntax, using the «compositive lectures».
Keywords