Paedagogia Christiana (May 2011)

Nel cercare l’uomo. Sulla pedagogia di Giovanni Paolo II

  • Artur Niemira

DOI
https://doi.org/10.12775/PCh.2011.015
Journal volume & issue
Vol. 27, no. 1
pp. 11 – 24

Abstract

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La beatificazione di Giovanni Paolo II diventa un’occasione per riflettere sul fenomeno della sua arte dell’educazione vuol dire della sua autorità da formatore della nuova generazione dei credenti. Molti hanno creduto che il cammino del papa Wojtyła verso la santità potrebbe diventare la loro via versa la felicità che è Gesù Cristo e la vita nella comunione con il Signore. La domanda sull’efficacia del suo influsso è il chiedersi come Giovanni Paolo II può essere chiamato maestro dell’educazione? La sorgente della sua forza educativa fu Cristo e la sua sequela secondo esempio di Maria. Il papa fu formatore nella scuola di Gesù e di Maria. Per questo motivo la sua fede fu forte ed diventò l’autentica testimonianza del discepolo e del pastore. La principale preoccupazione del papa fu l’uomo. Come insegna l’enciclica Redemptor hominis “l’uomo è la via della chiesa” e perciò l’uomo fu la via di Giovanni Paolo II. Nel processo dell’educazione il papa ebbe cercato di aiutare l’uomo diventare più l’uomo, ritrovare la piena verità su se stesso e far conoscere e vivere l’esperienza dell’incontro con Cristo. In conseguenza il particolare sforzo educativo del papa fu la formazione della coscienza morale della persona – verso un autentico comprendere della libertà come unita con la verità e con il bene. In un ultimo momento viene sottolineato l’influsso educativo sulla gioventù, soprattutto attraverso l’iniziativa delle Giornate Mondiali della Gioventù. Il tramonto della vita di Giovanni Paolo II ha fatto capire che anche la sua sofferenza diventò strumento dell’influsso educativo. Il senso del dolore, della sofferenza e della vecchiaia si è rivelato con forza nei giorni della morte del papa – i giorni di una lezione sul valore e dignità della vita di ogni uomo.