Rivista Italiana di Informatica e Diritto (Feb 2024)
Il Data Act: una versione europea del Data Nationalism?
Abstract
La datificazione ha contribuito alla silente e graduale erosione della sovranità dell’Unione europea: dalla miniera d’oro di dati prodotti dai cittadini europei hanno attinto sistematicamente soggetti stranieri, pubblici e privati, dotati di infrastrutture, tecnologie e competenze proprie, mentre gli Stati membri sono per lo più rimasti inerti e il tessuto industriale europeo è rimasto al palo del progresso digitale. Le ultime iniziative intraprese dal legislatore continentale in materia di “diritto dei dati” mirano ad arginare questa progressiva corrosione della autorità dell’Unione attraverso il rafforzamento di una impalcatura ordinamentale dimostratasi fin troppo vulnerabile. Questo contributo si focalizza sull’ultimo di tali provvedimenti normativi: il Data Act, ossia il testo regolamentare, di recente approvazione, volto a garantire una migliore allocazione del valore delle informazioni generate o raccolte nel contesto dell’utilizzo di prodotti e servizi appartenenti alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: ci si domanda se il sistema di circolazione dei dati immaginato dal legislatore dell’Unione è inquadrabile nel fenomeno del cd. Data Nationalism e se tale provvedimento potrà tradursi in un fruttuoso tentativo di difendere la sovranità europea attualmente in pericolo, se non proprio compromessa.
Keywords