Diacronie. Studi di Storia Contemporanea (Apr 2011)

Identità femminile e Grande Emigrazione. Donne che partono e donne che restano tra le colline marchigiane e la Pampa argentina

  • Maila PENTUCCI, insegnante di storia, è responsabile della sezione didattica dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Macerata e formatrice di docenti. Collabora con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Macerata ed è tutor regionale in diversi progetti del MIUR relativi al miglioramento della didattica e dell’inserimento delle tecnologie nella scuola. A livello di ricerca storica, si è occupata del fenomeno migratorio, soprattutto in chiave locale e delle specificità di genere all’interno dei flussi migratori in uscita. Attualmente segue i percorsi di della costruzione dell’identità nazionale successivamente all’Unità d’Italia. Tra le sue pubblicazioni: Realtà e voci politiche nel contesto del fenomeno migratorio: gli anarchici di Barre Vermont e “Cronaca Sovversiva”, in BRUSA, Carlo, GHIRINGHELLI, Robertino, Emigrazione e territorio: tra bisogno e ideale, Varese, Lativa, 1995. Con CECCACCI, Laura, Una proposta di lettura dell’emigrazione marchigiana in chiave micro territoriale, in SORI, Ercole, Le Marche fuori dalle Marche. Migrazioni interne ed emigrazione all’estero tra XVIII e XIX secolo, t. II, Ancona, Proposte e ricerche, 1998; «Sindacati ed emigrazione nelle Marche», in Prisma, 10/11, 1999; La metà silenziosa. Donne dell’alto maceratese nella Grande Emigrazione, in CEGNA, Annalisa, Ai margini della storia. Percorsi individuali e collettivi delle donne in provincia di Macerata, Macerata, ISREC, 2010.

Journal volume & issue
Vol. 3, no. 2
pp. 1 – 18

Abstract

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Gli stereotipi legati alla figura dell’italiano si differenziano tra i due sessi: l’uomo ha un’immagine intraprendente, legata al successo nel lavoro, alla capacità di arrangiarsi e di adeguarsi a condizioni di vita anche difficoltose, mentre la donna conserva tratti arcaici, sempre riferiti alla sfera di cura e domestica; le differenze si notano anche tra donne e donne: quelle che sono state in qualche modo coinvolte nel fenomeno migratorio e quelle che non ne sono state toccate: cambiano le rappresentazioni del femminile da parte degli altri, ma, soprattutto, cambiano i tempi e le modalità della conquista di autonomia ed emancipazione.

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