Whatever (Mar 2024)

ARCHIVIEROTICA

  • Luca Cavallin

DOI
https://doi.org/10.13131/2611-657X.whatever.v6i1.199
Journal volume & issue
Vol. 6, no. 1

Abstract

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Partendo da un piccolo archivio amatoriale di immagini erotiche conservate nel tempo da un uomo omosessuale italiano appartenente al mondo fetish, detto E., è stato sviluppato un percorso teorico-visivo che attraversa aspetti del fetish e della cultura visuale associatavi. ARCHIVIEROTICA indaga l’archivio indipendente unendo testo e rielaborazione grafica, accompagnando ciascun paragrafo con una selezione di immagini dalla suddetta raccolta, riproposta come nuova matrice da riattivare. Esponendo l’oggetto, questo articolo vuole dimostrare come una pratica spontanea celi una forza sovversiva che si scontra con l’istituzione-potere che parodizza. Il paragrafo FETISH definirà il concetto collocando i riferimenti cronologici ritrovati nell’archivio, mentre il secondo, SENSIBILITÀ, si muoverà tra analogico, digitale, e l’immagine sinestetica che ritrae il feticcio; il seguente, COMUNITÀ, parte da una conversazione con E. e prende in considerazione l’immagine-per-attrarre e le modalità di archiviazione digitali precarie; il quarto paragrafo, PUBBLICO, tratterà della censura digitale della sessualità e della rabbia (queer) di cui è possibile riappropriarsi.