Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi (Jun 2014)
La buttonhole technique e l'autopuntura. Esperienza del Centro Dialisi di San Gavino Mon.le
Abstract
Introduzione. L'incannulamento di un accesso vascolare per emodialisi rappresenta una procedura poco discussa in ambito scientifico. L'U.O. di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di San Gavino negli ultimi anni ha volutamente messo in atto una procedura di salvaguardia degli accessi vascolari, istruendo e formando tutto il personale che ci lavora e i pazienti che vi dializzano periodicamente. Per raggiungere l'obiettivo di salvaguardia della sopravvivenza degli accessi vascolari, nel 2009, è stata data particolare attenzione alla tecnica di venipuntura detta “buttonhole technique”, che Twardowsky suggeriva per quelle fistole artero-venose (FAV) difficili da pungere. Esperienza dell'U.O. di Nefrologia e Dialisi di San Gavino. Dalla nostra esperienza è risultato che 35 pazienti su 40 pensano che la metodica sia soddisfacente, così come 11 infermieri su 16 che la applicano. La riduzione del dolore all'ago infissione e del tempo di emostasi dopo la rimozione degli aghi fistola è riportata su 34 pazienti. Gli episodi infettivi da stafilococco epidermidis sono stati riportati in 6 pazienti (3 casi di sepsi e 3 casi di infezione localizzata al sito costante). Non sono stati riportati casi di dilatazione aneurismatica o stenosi e trombosi della fistola artero-venosa, nel gruppo di pazienti in metodica buttonhole. Sono stati formati per la metodica buttonhole 6 pazienti, i quali, attualmente, si autopungono e gestiscono autonomamente la propria seduta emodialitica. Conclusioni. Noi pensiamo che la metodica buttonhole abbia prolungato la sopravvivenza della fistola artero-venosa durante questi 4 anni di esperienza personale; abbiamo osservato che la procedura buttonhole deve essere approvata, accettata e strettamente seguita dall'intero staff del Centro Dialisi. Questa metodica ha permesso ai pazienti una gestione autonoma dell'autopuntura e del trattamento emodialitico. Nessuna complicanza infettiva è stata riportata in quest'ultimo gruppo. Questo risultato potrebbe essere correlato alla gestione della metodica da parte di un singolo operatore o, al massimo, di due operatori. Per tale motivo, crediamo che la metodica buttonhole sia particolarmente adatta ai pazienti che seguono un programma di dialisi domiciliare.
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