lo Squaderno (Sep 2009)
Dis-connesso/a negoziare gli spazi tecnologici
Abstract
Se tenessi un diario personale, o qualcuno osservasse la vita quotidiana di una qualsiasi persona che si riconosca come parte del cognitariato (Berardi 2004), troverebbe descrizioni simili a quella che ho tratteggiato: spazi e tempi della quotidianità sempre più dispersi, ma sempre più connessi attraverso la mediazione tecnologica. Su questa rivista, ben ha sottolineato Murgia (2009) come gli spazi e i tempi di lavoro (di precari e precarie) si costruiscano spesso attorno a percorsi di vita che coinvolgono più lavori. Più lavori, più relazioni di potere nelle quali si è immersi/e, aggiungerei.