Diacronie. Studi di Storia Contemporanea (Apr 2010)

Le carceri ‘nere’. Criminalizzazione e sovrarappresentazione dei migranti nelle carceri europee

  • Elena SCHLEIN è nata e cresciuta a Lugano (Svizzera). Si è laureata in Giurisprudenza (Bologna, 2009) con una tesi in Criminologia dal titolo Criminalità, criminalizzazione e sovrarappresentazione dei migranti tra la situazione italiana e quella svizzera. Ha collaborato come critica cinematografica e fotografa con alcune testate giornalistiche. Attualmente sta frequentando un corso di laurea specialistico in Giurisprudenza con indirizzo internazionale, ed è responsabile Comunicazione e grafica per un’associazione studentesca che opera nell’ateneo bolognese.

Journal volume & issue
Vol. 2, no. 1
pp. 1 – 27

Abstract

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In un mondo – quello contemporaneo – nel quale xenofobia e criminalizzazione degli stranieri sembrano evolversi come due processi interdipendenti e paralleli, il carcere assume significati e discorsi carichi di implicazioni sociologiche e antropologiche. Gli istituti di detenzione diventano dunque topoi identitari, nei quali vengono a disegnarsi i nuovi criteri di esclusione / inclusione delle popolazioni migranti. Una lettura diacronica dei dati statistici relativi ai flussi di stranieri nei paesi europei (e in particolar modo in Italia e in Svizzera) e alla loro presenza nel sistema di carcerazione va dunque letta alla luce degli studi sulla sociologia delle migrazioni e sulla devianza, onde evitare equazioni fuorvianti.

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