Between (Nov 2016)

L’ironia funzionale di Mark Twain: rileggere e contestualizzare <i>The Private Life of Adam and Eve</i>

  • Carolina Pernigo

DOI
https://doi.org/10.13125/2039-6597/2177
Journal volume & issue
Vol. 6, no. 12

Abstract

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Composti tra il 1893 e il 1905, i Diari di Adamo ed Eva rappresentano per Mark Twain l’occasione di ritornare su un tema che lo aveva già in precedenza affascinato, per mettersi alla prova in un divertissement letterario colto e virtuosistico, per porre le tecniche dell’ironia e i principali topoi comici sulla differenza di genere al servizio di una rilettura/riscrittura del libro della Genesi. L’opera, che si pone sulla linea di confine tra la parodia e il travestimento burlesco di genettiana memoria, dimostra la profonda conoscenza dell’autore del materiale biblico, che viene pertanto ripreso e sovvertito con piena consapevolezza. Passi delle Scritture perfettamente identificabili sono prestati ad una riflessione solo apparentemente superficiale sulla dialettica maschile/femminile, che mira a mettere in evidenza le differenze laddove nell’ipertesto biblico si sottolineavano piuttosto le analogie. Una lettura puntuale dei Diari può aiutare a smascherare le strategie attraverso cui l’autore conduce il suo gioco, fino ad una morale conclusiva che – pur configurandosi di primo acchito come sostanzialmente laica – sottolinea in realtà il passaggio ad una nuova forma di religiosità, non più vetero ma neotestamentaria.

Keywords