piano b (Aug 2019)

Christoph Schlingensief e la performance reality. Freak Stars 3000, U 3000, Bitte liebt Österreich (o del corpo della televisione)

  • Emanuele Rinaldo Meschini

DOI
https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/9802
Journal volume & issue
Vol. 3, no. 2
pp. 82 – 99

Abstract

Read online

Il rapporto tra arte e televisione è complesso e articolato. Sono diversi gli artisti che ne hanno sperimentato le possibilità sia da un punto di vista fisico, utilizzandola come supporto come fece Mario Schifano, sia da un punto di vista contenutistico come fece, ad esempio, il Luther Blisset Project cercando di destrutturare le “regole” del programma di Rai Tre “Chi l’ha visto?”. In particolare questo saggio si propone di analizzare le opere dell’artista tedesco Christoph Schlingensief (1960-2010) che hanno indagato il tema televisione. Attraverso le operazioni Freak Stars 3000 (2002), U 3000 (2000) e Bitte liebt Österreich (2000) l’artista ha creato una convergenza tra performance, teatro, televisione e spazio pubblico rendendo di fatto impossibile parlarne usando i soli canoni della critica artistica. La televisione di Schlingensief, che venga performata, trasmessa o teatralizzata, cerca di destabilizzare lo spettatore giocando sulla continua confusione dei piani di realtà e finzione. In particolare il format Big Brother viene ribaltato per prestarsi al discorso sull’espulsione di dodici richiedenti asilo politico “confinati” dall’artista all’interno di una casa/container allestita davanti al Palazzo dell’Opera di Vienna. Anche il talent show viene reinterpretato e Freak Stars 3000 diventa il casting per la creazione di una banda di freak composta interamente da persone con disabilità intellettive. Schlingensief performa la televisione incorporandone stilemi e linguaggi ma il corpo dei suoi attori crea imprevedibilità e sfugge alla legge del format e del copione stesso. Al pari del medium televisione nell’era dell’abbondanza, la performatività delle opere di Schlingesief non si eusaurisce nella sola performance ma trova un naturale sbocco proprio nella televisione.

Keywords